I computer
Atari 800
Produttore: Atari Inc.
Luogo di origine: U.S.A.
Anno di introduzione: 1979
Esemplari nel museo: 2
Note:
Descrizione:
Reduce da clamorosi e pionieristici successi nel mondo dei videogiochi con le sue macchine arcade e con la console VCS, l'Atari decise alla fine degli anni '70 di lanciarsi nel settore degli home computer. Sviluppò e presentò quindi nel 1978 due modelli (che però non sarebbero apparsi sugli scaffali dei negozi prima della fine del 1979). L'Atari 400 e l'Atari 800 erano due macchine molto simili basate sulla medesima architettura e sulla CPU 6502 coadiuvata da chip custom per il sonoro e la grafica a colori . Il modello 400 si rivolgeva prettamente al mercato casalingo di fascia bassa, aveva una tastiera a sfioramento, una memoria abbastanza contenuta (4KB nei primi modelli, 8KB nei successivi) e naturalmente un costo più basso del fratello maggiore. Veniva proposto in vari package: tipicamente si acquistava "The Basic Computer", ovvero l'unità base, con la quale non era praticamente possibile fare niente, dato che il BASIC non era fornito di serie ma su cartuccia esterna. L'unico software incorporato nella macchina era un rudimentale notepad per prendere appunti elettronici. Si acquistavano poi dei pacchetti che permettevano di "personalizzare" il computer: "The Entertainer" (prettamente dedicato al videogiochi), "The Programmer" (pensato per cimentarsi con la programmazione in BASIC) oppure "The Educator" (che, naturalmente, includeva software educativo). Il modello 800, pur basato sulla stessa elettronica, forniva una serie di caratteristiche accessorie più avanzate: memoria raddoppiata, tastiera professionale, due slot per cartucce invece di uno, uscita video per monitor. Gli Atari 400 e 800, inconfondibili nella forma e nella loro livrea marrone chiaro, ottennero un buon successo (più negli U.S.A. che in Europa) e la casa madre li completò con numerose periferiche, ma non poterono reggere l'urto di Apple e Commodore all'inizio degli anni '80, cosicché verranno rimpiazzati dalla serie XL, più performante e più economica da costruire, nel 1983.